domenica 10 febbraio 2013

Niente fonti per il Mausoleo di Marco Nonio Macrino

Niente fonti per il Mausoleo di Marco Nonio Macrino
LAURA LARCAN
La Repubblica, 04/12/2012, pagina 11, sezione ROMA

ALLA sua scoperta, nel 2008, aveva suscitato grande scalpore per la potenza architettonica dei suoi marmi colossali. Eppure il Mausoleo di Marco Nonio Macrino, il generale bresciano dell'imperatore Marco Aurelio, che ha ispirato il film "Il Gladiatore" di Ridley Scott con Russell Crowe, sarà reinterrato. È il destino «doloroso» che pende sull'area archeologica di via Vitorchiano, sulla via Flaminia, perché i fondi ordinari della soprintendenza ai Beni archeologici non consentono di mettere in campo un'operazione di valorizzazione e musealizzazione. In assenza di una destinazione d'uso concreta, il reinterro appare la scelta più «opportuna» per garantirne la conservazione. Una soluzione che allontana, per il momento, il progetto ambizioso del parco archeologico dell'antica Via Flaminia, di cui il grande mausoleo a tempio di Macrino, fatto erigere dal figlio del condottiero nel II secolo d. C. sarebbe stata la tappa principale.

Il punto sul Mausoleo di Macrino sarà fatto oggi, al Museo nazionale di Palazzo Altemps, in occasione della presentazione della nuova collana editoriale della soprintendenza (edita da Electa) dedicata ad alcuni monumenti dove spiccano, tra gli altri, proprio il Mausoleo di Macrino a cura di Daniela Rossi, il Mausoleo di Sant'Elena, la Domus Tiberiana e la Collezione dei mosaici di Palazzo Massimo alle Terme. Ed è la soprintendente Mariarosaria Barbera a spiegare le ragioni della sorte che incombe sul monumento di Macrino: «È una questione di sicurezza. La soprintendenza ha investito fondi propri per approfondire gli scavi e gli studi, ora purtroppo è arrivato i tempo di ricoprire l'area. Il sito va temporaneamente ricoperto per preservare i reperti che non possono affrontare un altro inverno all'aperto sottoposti alle intemperie. È dicembre, fa freddo, a breve gelerà, i marmi non sono in grado di sopportare un altro anno in queste condizioni. Al momento non ci sono fondi per soluzioni di valorizzazione. È doloroso coprirli, ma sarebbe ancora più doloroso pensare che non reggano al freddo e che corrano il rischio di sfaldarsi e deteriorarsi del tutto».

I tempi sono ravvicinati: «Nei prossimi giorni avvieremo le operazioni - annuncia la Barbera - Non faremo un reinterro completo, ma una copertura parziale. Poi valuteremo come poter sostenere altri interventi sull'area. Ma la Soprintendenza non ha mai abbandonato il progetto del parco archeologico della Via Flaminia». Anche perchè, come scrive Daniela Rossi, responsabile dell'area archeologica, nell'introduzione al volume «Il Mausoleo di Marco Nonio Macrino»: «La musealizzazione di via Vitorchiano potrebbe costituire un'occasione unica per promuovere un progetto di valorizzazione innovativo che trasformi la via Flaminia in una sorta di nuovo e moderno museo all'aperto. Si potrebbe allora immaginare un cammino nella storia accessibile in treno o in bicicletta, rivolto a tutti, studenti di ogni ordine e grado, studiosi, turisti, cittadini innamorati del proprio patrimonio culturale».

Ma per il momento, l'unica chance per la tomba di Marco Nonio Macrino, come dicono gli archeologi, sarebbe quella di uno sponsor privato, sulla lezione di Diego Della Valle per il Colosseo.