domenica 19 dicembre 2010

Un tesoro di 30 barche

Un tesoro di 30 barche
CA.VE.
SABATO, 04 DICEMBRE 2010 IL TIRRENO - Pisa

LA STORIA DELLA SCOPERTA

PISA.Nel cantiere delle Navi Antiche di Pisa sono state riportate alla luce 5 navi di dimensioni oscillanti tra i 9 ed i 13 metri. Dalla stratigrafia ne sono sono state individuate con certezza altre 16 ma in totale dovrebbero essere 30 a giudicare dai resti di fasciame rinvenuto. Se il museo delle navi romane aprirà a gennaio, due delle navi recuperate verranno esposte.
Le vicende del cantiere delle navi risalgono al 1998: per la costruzione di un centro direzionale delle Ferrovie, fu allestito il cantiere che ha portato subito al rinvenimento dei relitti, interi o parzialmente conservati. Le attività, tra luglio 2004 e dicembre 2005, hanno portato al completamento di un’area di scavo, la 4, dove si trovava la Nave C, già asportata nel 2002. Si è inoltre indagata la stratigrafia nell’area 2-3, tra la Nave B e la Nave E ed infine, nell’area 5, è stato portato a termine lo scavo della Nave D, sollevata e trasportata nel Centro di restauro del legno bagnato il 30 novembre 2005.
Lo scavo e l’asportazione della Nave D hanno inoltre permesso l’identificazione dello scafo completo di una sottostante imbarcazione fluviale (Nave I). L’arco di tempo delle imbarcazaioni, svelato dai relitti e dai diversi carichi, va dal III sec. a C. al VII secolo d.C.
La cosiddetta Nave B è quella più antica, ed è stata rimessa in luce al momento per oltre nove metri e mezzo di lunghezza e per una larghezza di 4,30 metri. La nave era adagiata sul fondo sabbioso piegata su un fianco e conservava parte del carico. Si tratta di un’imbarcazione costruita a doppio fasciame, per ottenere una maggiore stabilità e solidità anche in condizioni di basso fondale. Gli elementi che costituiscono lo scafo sono rinforzati da chiodi di bronzo con alta percentuale di rame per evitare fenomeni di ossidazione. I materiali rinvenuti sono anfore, ceramiche a pareti sottili, lucerne, coppe di vetro, oggetti in cuoio, in legno e in osso e una moneta di bronzo di Agrippa; materiali che permettono di datare questa nave alla prima età augustea.
Il cantiere delle navi romane è stato visitato dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, dal ministro dei beni culturali Giovanna Melandri e dal collega Giulio Urbani.



APRE A GENNAIO? Attesa per il museo


PISA.Il museo della antiche navi aprirà a gennaio; forse sì, forse no. Da più parti infatti, si avanza l’ipotesi di un ulteriore slittamento della inaugurazione del museo agli Arsenali Medicei. A giudicare dall’esterno, non appaiono segni evidenti di allestimento dell’ingresso e il Natale con le sue vacanze è alle porte.
Il materiale documentale, archivistico e di informazione è ultimato o in fase avanzata di ultimazione. Il tempo però è agli sgoccioli. Del museo delle antiche navi se ne è parlato sin dal 1998 e via via si sono succedute date inaugurali sempre poi posticipate per penuria di fondi. Il museo infatti doveva aprire già a dicembre di quest’anno. Quello che è stato completato è il tracciato museale. Sulla destra, dove fino a qualche mese fa c’era la caserma della Guardia di Finanza, verrà creata la cosiddetta area dei servizi con bar accessibili anche dai lungarni, uffici e alloggi vari. Il cuore del museo sarà il quinto padiglione, dove verrà esposta la Nave D e un modello a grandezza naturale della “Alkedo”. La nave «D» ha uno scafo di 14 metri e risale al II secolo a.C.