martedì 27 aprile 2010

Le antiche terme si svelano sotto il cantiere

Le antiche terme si svelano sotto il cantiere
LA PROVINCIA DI COMO - Domenica 25 Aprile 2010

Como 24 aprile 2010, viale Lecco, visita guidata alle terme romane nel cantiere dell’autosilo, con Stefania Jorio della Sovrintendenza Archeologica della LombardiaTra i piloni dell’autosilo di viale Lecco i resti di epoca romana. Ieri boom di visitatori
Si è rivelata un vero successo l’apertura al pubblico del cantiere in viale Lecco, a Como. Dove, sotto gli imponenti piloni dell’autosilo in fase di realizzazione, si estende, su una superficie di oltre 2.500 metri quadrati, un vasto complesso di reperti delle antiche terme romane. In queste ultime ore sono arrivati più di cento visitatori per andare alla scoperta di quest’area archeologica.
Le visite guidate fanno parte delle iniziative preparate per la Settimana della Cultura che si conclude quest’oggi. «Erano tutti molto incuriositi e affascinati dalla possibilità di poter scendere al livello dello scavo e passeggiare in mezzo ai reperti – ha detto Stefania Jorio, responsabile della Soprintendenza per i Beni archeologici della Lombardia, nonché guida d’eccezione – e la decisione di aprirlo al pubblico con il cantiere ancora in corso si è rivelata azzeccata».
Va detto come siano sempre in corso, sull’area, i lavori per la realizzazione di un nuovo autosilo. E proprio sotto si estende questo scavo i cui lavori sono stati diretti da Stefania Jorio. «Il doppio cantiere sta seguendo la tempistica prevista. Nessun intoppo – aggiunge la responsabile della Soprintendenza – A lavori ultimati ci sarà un accesso riservato (in prossimità del vecchio Cinema Plinio) dal quale, su prenotazione, si potranno continuare a vedere gli scavi. Varcata la porta, i visitatori scenderanno tramite un’apposita scala all’interno di un percorso guidato. Predisporremo anche pannelli esplicativi».
Quando l’autosilo sarà in funzione, durante il giorno si potrà percorrere un passaggio pedonale (che collega viale Lecco a via Dante) dal quale ci si potrà affacciare sugli scavi sottostanti. «In fondo al corridoio coperto si trovano le casse del parcheggio. Speriamo che gli incivili, passando, non gettino rifiuti di sotto. Altrimenti dovremmo prendere provvedimenti».

Fabrizio Barabesi