domenica 25 ottobre 2009

Scoperto il «Colosseo» del mare

Scoperto il «Colosseo» del mare
Francesca Mariani
IL TEMPO 01/10/2009

Ostia, per la prima volta ritrovati i resti di un Anfiteatro in un luogo marittimo: l'antico Porto Traiano

Secondo gli studiosi le pareti delle tribune erano alte dieci metri

È stato scoperto il «Colosseo» del Porto di Traiano, un anfiteatro in scala, di dimensioni inferiori a quelle del più noto Anfiteatro Flavio, ma grande almeno quanto il Pantheon di Roma, di 42 metri di lunghezza e 38 di larghezza.

Sono state riportate alla luce le fondamenta. L'ipotesi è che l'alzata delle pareti perimetrali che sostenevano le tribune fosse almeno di dieci metri. La scoperta è stata presentata durante un sopralluogo nell'area archeologica di Portus dalla Soprintendenza archeologica di Ostia. È frutto di una campagna di scavo durata tre anni condotta in collaborazione con la British School at Rome, l'Università di Southampton e l'Università di Cambridge, e diretta dal professor Simon Keay. «L'unicità della scoperta - spiega Keay - è che è la prima volta che viene rinvenuto un anfiteatro nel cuore di una zona portuale. Altra particolarità e che questo emiciclo spicca nel centro del Palazzo Imperiale di Traiano, anche se l'edificio appena scoperto è databile all'inizio del III secolo d.C. La nostra sfida è capire perchè ci fosse una struttura simile dentro il palazzo imperiale». L'esempio più assimilabile idealmente è l'Anfiteatro Cartrense di Roma. «La nostra speranza è di dare nuova luce ad un sito archeologico di importanza mondiale - aggiunge Simon Keay - Questo era il porto della Roma imperiale, quindi il più importante del mondo. Purtroppo oggi ancora poco conosciuto e forse troppo dimenticato». La campagna di scavo si chiuderà il 9 ottobre, poi seguiranno le pubblicazioni. Intanto su un sito internet sarà realizzata la ricostruzione virtuale del porto di Roma all'indomani delle nuove scoperte. «Sarebbe importante aprirlo al pubblico - auspica Keay - nel futuro spero che con i nostri lavori la gente conosca le potenzialità del sito».