giovedì 15 ottobre 2009

Luxus, la dolce vita dell´antica Roma

Luxus, la dolce vita dell´antica Roma
MARINA PAGLIERI
SABATO, 10 OTTOBRE 2009 la Repubblica - Torino

Al Museo di Antichità un percorso multisensoriale alla ricerca di bellezza e armonia della classicità Statue e corredi funerari, gioielli e profumi, affreschi e triclinii raccontano l´arte di godere l´esistenza

Numerose incensiere e terrecotte policrome preparate da Laura Tonatto diffondono per le sale essenze e odori
Una frase di Epicuro accoglie i visitatori all´ingresso: "Non si è mai troppo giovani o troppo vecchi per cercare la felicità"

Il lusso della mente, con la passione per la letteratura, il teatro, la danza e la musica, il gioco e il collezionismo. E il lusso del vivere, con i piaceri effimeri della vita quotidiana antica, dalla cura del corpo alle acconciature, ai gioielli, ai profumi, dal gusto della tavola alla cura dei giardini e del verde.
È un percorso multisensoriale attraverso il piacere della vita nella Roma imperiale - con incursioni nell´oggi, tra profumi, essenze, spezie - la mostra "Luxus", allestita sino al 31 gennaio al Museo di Antichità. Promossa dalla Fondazione DNart con la Città di Torino e il Ministero per i beni culturali, in collaborazione con varie soprintendenze tra cui quelle archeologiche del Piemonte e di Napoli e Pompei, curata da Elena Fontanella, sorprende il visitatore per la quantità e qualità di opere dell´epoca romana esposte. Tra tutte, la copia del II secolo d. C. del celebre Ermafrodito dormiente, conservato a Roma a Palazzo Massimo e tratto da originale di epoca ellenistica, che apre l´esposizione, e il corredo funerario di Crepereia Tryphena, dai Musei Capitolini, che la chiude.
In mezzo, pezzi notevoli - di cui 160 messi a disposizione dalla Soprintendenza torinese, tra opere dalle collezioni del Museo di Antichità e recenti ritrovamenti restaurati per l´occasione - a illustrare il gusto dei romani per la vita e per il "Luxus". Termine questo che - come afferma il direttore regionale per i beni culturali Liliana Pittarello - «ha un significato più ampio e positivo della nostra accezione di lusso e riassume efficacemente quella costante del mondo antico che è la ricerca della bellezza e dell´armonia». Gli antichi, insomma, come maestri in termini di qualità della vita, e d´altronde prima dei romani già Epicuro sosteneva, in accezione certo più filosofica, che «non si è mai troppo giovani o troppo vecchi per cercare la felicità».
Troviamo questa frase all´ingresso della mostra, accanto alla statua del filosofo. Poco più in là "Kairòs", ovvero l´attimo fuggente, bassorilievo da sarcofago dal museo torinese. Inizia di lì il percorso attraverso le varie accezioni del lusso, cui non erano indifferenti nemmeno le divinità. Arriva da Pompei l´affresco con Arpocrate, nume egizio ancora venerato sotto il Vesuvio, mentre Osiride, raffigurata in una statua del museo torinese, aveva i suoi adepti a Roma, dal Museo nazionale romano proviene invece un´Erma di Apollo.
Si passa poi all´"Arte delle muse", sezione spettacolare che espone grandi maschere di satiro e di Pan, accanto a un modello di scenografia teatrale del III a. C. in terracotta policroma, dal Museo Archeologico di Napoli. Troviamo poi il cibo (con la "Scena di banchetto" impresa sul fronte di un sarcofago conservato a Torino e affreschi con nature morte del I d. C. ispirate alla tradizione ellenistica e prestati dal Museo Archeologico di Napoli, ma anche un esempio di letto triclinare in bronzo, su cui i commensali si adagiavano per mangiare). E ancora le essenze e gli odori, raccolti o diffusi in terracotte policrome e incensiere, riproposti e sparsi nelle sale del museo da Laura Tonatto.
Non poteva mancare il corpo, esaltato nelle statue femminili, come quella ricca di panneggi del I d. C. dalla Villa del Misteri di Pompei o la "Fortuna" in alabastro del II d. C, dal Museo di Storia e arte di Trieste. O ancora nella "Statua virile" tra I e II secolo, conservata nel Museo romano alla Terme di Diocleziano. Il lusso è anche quello delle numerose teste di donne acconciate in differenti fogge e della suggestiva scultura di "Afrodite che si slaccia il sandalo", in marmo bianco con tracce di doratura e pittura, dell´età Claudia. Nelle ultime vetrine sono esposti infine gioielli antichi accanto alle moderne creazioni di Mattioli. Il percorso - illustrato dagli Epigrammi di Marziale e dalle Satire di Giovanale - si conclude con la sezione dedicata al Lusso oltre la vita, con i preziosi corredi funerari.
Via XX Settembre 88, martedì-domenica 9.30-19.30, info 800329329.