mercoledì 22 aprile 2009

Taglio del nastro e i Fori si riuniscono

Taglio del nastro e i Fori si riuniscono
P. Br. L. Gar.
Corriere della Sera 22/04/2009

La cerimonia

«Simbolicamente il 'Muro di Berlino' è stato abbattuto». Così il professor Andrea Carandini, presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali, ha salutato l’abbattimento della rete che taglia in due la basilica Emilia al Foro romano e che sanciva la spartizione (amministrativa) tra Stato e Comune. È il secondo taglio del nastro ieri pomeriggio per il sindaco Gianni Alemanno e il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi dopo l’inaugurazione della mostra al Vittoriano «La storia racconta: Natale di Roma».

Si riuniscono i Fori, da quello di Traiano ieri si è arrivati a quello romano attraverso un lungo camminamento costeggiando le «colonnacce» del Foro di Nerva e attraverso un tunnel, il «chiavicone» della Suburra coincidente con l’urbanizzazione del quartiere alessandrino: per adesso saranno richiusi, l’apertura al pubblico è in programma per il 2 giugno. «Questi festeggiamenti significano che Roma è proiettata al futuro - dice Gianni Alemanno -. Con un unico percorso si potranno attraversare due aree fino ad oggi divise. Si tratta dell’inizio di una grande opera di recupero ». «Entro l’estate apriremo al pubblico altri settori - aggiunge il sottosegretario ai beni culturali Francesco Giro - Stiamo ultimando l’allestimento di cento pannelli orientativi per il Palatino, Fori e Colosseo che mancavano da trent’anni. È stata riaperta la Curia e il criptoportico di Nerone, l’illuminazione diventerà stabile entro l’anno. E abbiamo finalmente dotato il foro romano di servizi igienici: ne era completamente sprovvisto».

Inaugurazione anche del percorso disabili con relativo ascensore: i primi a utilizzarlo Gianni Alemanno, Francesco Giro e Marta De Gennaro della Protezione civile, uno dei due vice di Guido Bertolaso. Un ascensore su ponteggi (accanto all’ingresso di largo Corrado Ricci) che hanno finito per coprire uno dei bassorilievi più importanti: il fregio della basilica Emilia con la storia e proprio il «Natale di Roma». «La struttura è troppo invasiva - ammette il sovrintendente archeologico di Roma, Angelo Bottini - però è provvisoria e si sta ripensando l’assetto. Qual fregio (anche se è un calco perché l’originale è a Palazzo Massimo), è importante: ma con l’occasione - conclude - abbiamo scoperto dei frammenti originari che adesso sono da recuperare ». E alla fine il discorso cade sul «Commissario » ai Fori, Guido Bertolaso: «Stiamo lavorando affinché possa conciliare il lavoro immane che sta svolgendo in Abruzzo con l’impegno che ha preso per l’area archeologica di Roma - ripete Francesco Giro - . Propongo che resti e nomini un vice e una squadra di sua assoluta fiducia: la priorità è il terremoto ma questo è un impegno di cui è anche orgoglioso».