martedì 17 marzo 2009

Affiorano reperti romani di una villa rustica

Affiorano reperti romani di una villa rustica
05/10/2006, Corriere Adriatico

Durante gli scavi della lottizzazione Nigra rinvenuti frammenti di vasellame, tegole e tessere di mosaico

Nuovi ritrovamenti di carattere archeologico sono stati effettuati nella lottizzazione Nigra, in via Quattro Novembre. Ne ha dato notizia il presidente della Associazione Pro Loco di Fano, Luca Fabbri, che per tanti hanno ha presieduto anche la locale sezione dell'Archeoclub d'Italia. Si tratta di tessere di mosaico, di frammenti di vasellame, di tegole e di reperti che indicano il probabile insediamento di una villa suburbana o di una villa rustica.

Duemila anni fa, il luogo era in aperta campagna, essendo l'agglomerato urbano contenuto all'interno delle mura augustee, ma il territorio era diviso negli spazi geometrici delle centurie che venivano coltivati dai reduci di tante battaglie, cui veniva regalata la terra a compenso della attività militare prestata in tanti anni di servizio. E' plausibile quindi che anche la fertile valle del Metauro, percorsa dalla via Flaminia, fosse intensamente abitata.

Dei ritrovamenti nella lottizzazione di via Quattro Novembre è stata data notizia alla Soprintendenza ai Beni Archeologici di Ancona, il che ha motivato il funzionario Gabriele Baldelli, che segue da vicino tutte le scoperte effettuate in questi ultimi tempi nella nostra città, ad effettuare un immediato sopralluogo e a valutare l'importanza della scoperta.

Occorrerà, comunque effettuare nuovi sondaggi, per identificare il luogo esatto della pertinenza dei frammenti ritrovati, dato che questi sono stati individuati nella terra di riporto. C'è un gran daffare in questi ultimi tempi per gli archeologi nel nostro territorio, dove oltre alla eccezionale scoperta dell'anfiteatro e del teatro romano, sono venuti alla luce nuovi reperti nel seminterrato dell'ex Luigi Rossi che fanno pensare all'esistenza di un tempio di epoca augustea, dedicato alla famiglia Giulio-Claudia, tre fornaci romane con tutto un insediamento artigianale non molto lontano dal Metauro a Tombaccia, la domus di via dell'Abbazia, in procinto di essere musealizzata.

Certo è che una nuova sensibilità per quanto riguarda la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali, si sta facendo strada in città, tale da scongiurare decisioni come quelle che hanno distrutto la necropoli di via Fanella, che avrebbe presentato un'area archeologica di grande suggestione alle porte del centro storico.