giovedì 11 dicembre 2008

La testa di Esculapio risorge dal fango

La testa di Esculapio risorge dal fango
GIOVEDÌ, 11 DICEMBRE 2008 LA REPUBBLICA - Roma

Scoperta negli scavi della Villa delle Vignacce, abitata dall´età imperiale fino al tempo dei Goti

È una testa di statua greca del II secolo d.C. in marmo pario il pezzo di maggior pregio emerso dallo scavo della Villa delle Vignacce, vicino a Tor Fiscale, presentato ieri dal soprintendente capitolino Umberto Broccoli e dall´archeologa Dora Cirone. La testa apparteneva a una statua di Eusculapio o forse di Zeus Serapide che adornava la villa nel II secolo, quando era la dimora di un costruttore, Servilio Pudente. Due secoli dopo la statua fu fatta a pezzi e usata per alzare il pavimento delle Terme insieme ad altri pezzi di valore, come un bellissimo capitello corinzio, quando la villa divenne probabilmente parte di una reggia diffusa, tra le antiche ville del suburbio, ai tempi di Massenzio. Poi furono i barbari, durante le guerre gotiche, ad usare a loto volta la villa, come si vede da muri costruiti in fango e pietre, una tecnica del VI secolo d.C. Divenne, forse, dimora di qualche generale barbaro. La Villa è stata scavata grazie alla collaborazione dell´American Institute for Roman Culture. Ora è stata ricoperta per proteggerla ma una nuova campagna di scavi partirà in primavera.
(renata mambelli)