domenica 13 luglio 2008

Lo scempio della Via Sacra alberi abbattuti e selciato rotto

ROMA - Lo scempio della Via Sacra alberi abbattuti e selciato rotto
Carlo Alberto Bucci
DOMENICA, 13 LUGLIO 2008 LA REPUBBLICA - Roma

L´antica strada romana rovinata da recenti interventi di disboscamento.

A Rocca di Papa i cento fusti costeggiavano il basolato del primo secolo a.C.

Il taglio del bosco è andato. Ben al di là della naturale manutenzione, del fisiologico ricambio, del corretto rapporto economico tra l´uomo e la terra. E, insieme ai castagni, sotto la scure sono caduti al suolo anche le querce, i pioppi, i carpini. A segnalare le specie sono rimasti - paradossalmente - solo i cartelli didattici, malinconicamente issati accanto ai tronchi segati. Ma all´aria sono andate anche alcune antiche basole romane, scheggiate o rimosse dai cingolati dei taglia bosco. Perché i cento alberi costeggiavano parte della via Sacra di Rocca di Papa, una strada del primo secolo avanti Cristo perfettamente conservata per tre chilometri.
A denunciare alla procura di Velletri il danno subito dall´area archeologico-naturalistica che si trova nel Parco dei Castelli, è l´associazione Terre Sommerse Castelli che realizza, tra l´altro, visite guidate in questo lembo di paradiso sotto la vetta del Monte Cavo. I soci, una ventina in tutto, sono tornati nei luoghi dove solitamente portano studenti e turisti. E si sono trovati di fronte un paesaggio spettrale.
Il bosco è di proprietà del Comune di Rocca di Papa che, periodicamente, incarica ditte esterne - in questo caso la Sibi srl, all´opera da febbraio - di effettuare tagli programmati. Ma qui sembra che i taglialegna si siano fatti prendete la mano. E in pericolo è anche l´archeologia: «Il taglio - si legge nell´esposto - comporterà anche l´erosione delle scarpate poste lungo la via Sacra che, private dalla vegetazione arborea, non potranno far altro che franare sull´antico basolato mettendone a rischio la conservazione». E poi ci sono i danni subiti, sostiene l´associazione, dal tracciato della via Sacra che, in località Guardianone, è rimasto interrato. Mentre alcuni tronchi sono caduti su un´antica cisterna, «mettendone a rischio l´esile volta».
Sulla vicenda è intervenuto il Parco dei Castelli. Indagando sull´accaduto e trovando soluzioni per il futuro. Spiega il presidente dell´ente, Gianluigi Peduto: «Abbiamo mandato la municipale, i guardia parco e la Forestale a verificare. Ma non hanno riscontrato anomalie rispetto al taglio programmato». E le querce? «Questi tagli non sono autorizzati e, quando li scopriamo, denunciamo i responsabili all´autorità giudiziaria. Non escludo che le querce siano state abbattute da persone diverse dalla ditta incaricata dal Comune».
Ma Peduto non vuole che accada più ciò che è successo dopo il taglio autorizzato, non da lui, nel 2006. «Abbiamo già siglato una convenzione con il Comune, e con una società di intermediazione per i crediti di CO2, per fermare i tagli dei boschi permettendo all´amministrazione di compensare le perdite dalla mancata vendita del legname. Inoltre, il consiglio direttivo del Parco ha approvato una risoluzione affinché in futuro i nulla osta ai tagli prevedano una fascia di rispetto di circa 20 metri in prossimità dei siti archeologici». Così il taglio previsto tra circa un anno nella parte alta della via Sacra di Rocca di Papa non potrà più violare l´integrità paesaggistica, l´accordo intatto di natura e cultura.