venerdì 16 maggio 2008

RITRATTO DI GIULIO CESARE: quel ritratto, così realistico.....

RITRATTO DI GIULIO CESARE: quel ritratto, così realistico.....
ANDREA CARANDINI
VENERDÌ, 16 MAGGIO 2008 LA REPUBBLICA

Archeologia, fonte perenne di nuove fonti, che risolvono problemi e altri ne pongono, in un flusso ininterrotto di informazione che sempre cresce, ormai indominabile. Così dalle acque del Rodano ad Arles - Arelate, colonia cesariana del 46 a. C. - è emerso un ritratto di quegli anni che viene attribuito a Cesare e considerato l´unico coevo del discendente di Venere. Per la verità coevo sembra essere anche il ritratto da Tusculum conservato nel Castello di Agliè, che presenta una fisionomia più convincentemente cesariana, almeno alla luce dell´opinione visiva che ci siamo costruiti sui ritratti postumi e quindi sulle repliche.

Il problema sta nel fatto che i grandi fanno sempre la moda e i privati li imitano. Che si tratti di un personaggio rilevante di Arles, che cesareggia?

Ma potrebbe trattarsi anche di un ritratto molto realistico di Cesare, poco canonico, con la radice del naso infossata e rugosa, con l´espressione sopra pensiero (non particolarmente aristocratica e volitiva) e con un velo di amarezza nelle labbra.

Neppure manca un dettaglio di prammatica, che Svetonio rivela: "cercava di riportare dal vertice del cranio i pochi capelli sulla fronte".

Bisognerebbe confrontare il nuovo esemplare con le monete di Mettius, ma per questo servirebbe una fotografia profilo, che manca…

Presto per dire e ci vuol del tempo per studiare. Si tratta comunque di una scoperta importante, che fa pensare. Aspettiamo anche di conoscere il punto del ritrovamento nel fiume da considerare in relazione con la topografia antica della città ed anche di sapere quanto è stato ripescato dal fiume insieme al ritratto. Verranno poi le opinioni degli specialisti in iconografia - specializzazione ossessiva ma inevitabile - raramente univoche...