domenica 11 maggio 2008

Oltre il Gra le testimonianze degli avi

Oltre il Gra le testimonianze degli avi
S.S.
Il Tempo (Roma) 25/10/2006

L'INSEDIAMENTO rurale di via Gradoli è solo l'ultima delle numerose scoperte avvenute nel corso del 2006. A gennaio, in località Prati della Chiavichetta, durante gli scavi eseguiti per allargare la sede viaria dell'autostrada Roma-Civitavecchia, sono emersi ben 180 metri di un acquedotto realizzato a cavallo dell'anno zero, tra gli ultimi decenni del I secolo a.C. e i primi del primo d.C, un centinaio sul lato destro il resto oltre l'autostrada. La struttura approvvigionava la città di Porto collegando le sorgenti che sgorgavano dalle colline limitrofe alla Magliana con l'abitato in riva al mare ed è rimasto attivo fino al primo quarto del VI secolo d.C. La lunghezza complessiva dell'acquedotto, molto probabilmente, era di oltre 10 chilometri ma la struttura non era monumentale: le arcate non superavano i sei metri di altezza ed i materiali impiegati non erano di grande qualità. Lo scorso marzo, durante gli
sterri per la realizzazione delle fondazioni del nuovo centro commerciale di Via di Massimilla, presso il 13° chilometro della Via Aurelia sono state scoperte undici tombe ed un'abitazione romana di medie dimensioni del tardo impero, composta da una parte produttiva ed un'altra padronale-residenziale. Da una tomba particolarmente curata, appartenente ad una bambina romana di quattro anni, morta in un'epoca compresa tra il III e il IV d.C. è stata trovata una monetina, obolo da pagare per transitare verso i Campi Elisi, addossata ai resti del viso dell'infanta ed un braccialetto di bronzo. Ed ancora in primavera è nato un laboratorio didattico di archeologia nella villa romana di Monte delle Colonnacce nei pressi di Castel di Guido, sull'Aurelia, oggi frequentato giornalmente da gruppi di alunni delle elementari e medie romane.