venerdì 16 maggio 2008

Ecco Giulio Cesare il suo vero volto riemerge da un fiume

Ecco Giulio Cesare il suo vero volto riemerge da un fiume
CINZIA DAL MASO
VENERDÌ, 16 MAGGIO 2008 LA REPUBBLICA

Nel busto la fronte è alta e il pomo di Adamo pronunciato. Non sembra un dio

ROMA - L´annuncio è trionfale: "Trovato il vero volto di Giulio Cesare". Si tratta di un busto di marmo emerso nei mesi scorsi dalle acque del fiume Rodano vicino ad Arles, città che il grande condottiero fece diventare colonia romana nel 46 a. C. Tanto basta, pare, a suffragare l´attribuzione degli archeologi francesi.

«È il solo ritratto di Cesare fatto quand´era ancora in vita», esclama Luc Long del Dipartimento di archeologia subacquea del Ministero della cultura francese. «Una scoperta sensazionale, unica in Europa», aggiunge il ministro Christine Albanel.

È sicuramente Cesare perché ha le caratteristiche dei suoi ritratti tipici, la fronte piuttosto alta e il pomo di Adamo pronunciato. Ma è un ritratto realistico perché non raffigura un volto idealizzato e in giovane età - come sono in genere i ritratti di Cesare giunti fino a noi, realizzati dopo la sua morte e la sua divinizzazione - ma il volto di un uomo sulla cinquantina con tutti i segni dell´età. Rughe e fronte stempiata.

Dunque fu fatto ad Arles negli anni della fondazione della colonia. «Scolpito per onorare Cesare come suo patrono», continua Long. Tutto quadra. Poi però, chissà quando, il ritratto fu gettato nel fiume assieme a un centinaio di oggetti, tra cui un´altra statua di marmo raffigurante Nettuno e due bronzi. Ed è riemerso solo l´autunno scorso, durante uno scavo che continuerà anche la prossima estate e promette di rivelare altre meraviglie.
Ma l´entusiasmo dei francesi non è condiviso da tutti. L´antichista Mary Beard, dal suo blog nel sito internet del Times, è categorica: "Cosa fai se sei un archeologo e trovi un bel ritratto romano sul fondo di un fiume? Tutti si interesseranno alla tua scoperta se dici di aver trovato Cleopatra o Nerone o Giulio Cesare".

Ma per Beard non vi è ragione alcuna per attribuire la statua a Giulio Cesare, né tantomeno per affermare che fu scolpita mentre lui era in vita. È un gioco vecchio, dice Beard, noto già a Henrich Schliemann che seppe convincere il mondo di aver trovato a Micene la maschera di Agamennone.

In realtà, un ritratto-tipo di Giulio Cesare non esiste.

Conosciamo le sue caratteristiche dalle monete, ma non sono troppo chiare. C´è però un aspetto generalmente molto marcato, il volto scavato con zigomi pronunciati, come appare chiaramente nel Cesare "Chiaramonti" conservato ai Musei Vaticani. E il volto di Arles non è affatto magro né ha le guance scavate. Forse è per questa sua "anomalia" che gli archeologi francesi hanno pensato a un ritratto più realistico di tutti gli altri. Ma c´è forse anche un´altra possibile spiegazione: che sia la statua di un nobile di Arles fattosi ritrarre "alla maniera di Cesare". Accadeva molto spesso, nelle città di provincia. Chissà.