sabato 10 maggio 2008

Allarme per il Porto neroniano Anzio, a rischio i bracci

Allarme per il Porto neroniano Anzio, a rischio i bracci: la Soprintendenza sollecita il Comune
di IVO IANNOZZI
Martedì 28 Novembre 2006, Il Messaggero, Ostia

De Angelis. «C’è un progetto della Regione. Volendo si potrebbe intervenire in tempi rapidi»

Il segnale d'allarme lo lancia la Soprintendenza ai beni archeologici del Lazio. Che in una lettera inviata al comune di Anzio sollecita un intervento urgente che preservi quello che resta dei due bracci dell'antico Porto neroniano nello specchio acqueo antistante la Riviera Mallozzi sul litorale di Ponente; si tratta dell'area archeologica di maggior pregio per la presenza dei resti della Villa Imperiale. Un intervento che la Soprintendenza ritiene inderogabile per salvaguardare quel poco che ormai resta dell'antico porto. In realtà anche in passato la stessa Soprintendenza aveva chiesto all'amministrazione comunale di intervenire per realizzare opere di protezione dei resti. Appello però caduto nel vuoto.
Per fare chiarezza sulla situazione, nei giorni scorsi il comune di Anzio ha "rimandato" la palla alla Regione Lazio, allegando la lettera della Soprintendenza, proprio per sollecitare un intervento a favore dell'antico porto neroniano che spetta all'amministrazione regionale. Nella nota il sindaco Candido De Angelis ha anche trasmesso delle foto che testimoniano il precario stato nel quale versano i resti dei due bracci. «Non vogliamo giocare a uno scarico di responsabilità perché non è nel nostro costume - spiega il sindaco Candido De Angelis -, ma se si volesse, gli interventi a difesa delle importanti testimonianze delle origini di Anzio potrebbero essere avviati in tempi anche molto rapidi: esiste infatti un progetto esecutivo generale della difesa del litorale e del bacino dell'antico porto neroniano realizzato proprio dalla Regione».
«Tra l'altro - continua il sindaco - un stralcio di questo progetto, che riguarda gli interventi a protezione della zona occidentale del porto neroniano, è all'esame del Comitato tecnico regionale; ma c'è di più: questo stralcio è stato già finanziato dalla Regione con un milione di euro che sono impegnati sull'esercizio finanziario del 2004». Insomma, per il sindaco e l'amministrazione comunale di Anzio non ci dovrebbero essere ostacoli perché la Regione affidi in tempi brevi i lavori di protezione dei resti dell'antico porto.
E davanti alla possibilità che le procedure burocratiche rallentino i tempi di affidamento dei lavori, lo stesso De Angelis si cautela offrendo alla Regione l'impegno diretto del Comune. «Considerato che la situazione non consente di indugiare oltre - spiega il sindaco - se l'amministrazione regionale dovesse avere delle difficoltà ad avviare in tempi brevi l'intervento, come Comune siamo pronti a sostituirci alla Regione anticipando lo stanziamento di un milione di euro e a realizzare le opere a difesa del porto romano. La proposta al presidente Marrazzo l'abbiamo fatta e aspettiamo una risposta in tempi brevi: o ci pensano loro o ci pensiamo noi, perché non è più possibile aspettare».